Chiesa San Nicola di Bari: l'Organo
L’Organo di grande pregio artistico e storico, risale al XVIII secolo e proviene dal Monastero di Santa Scolastica presso Subiaco. Il trasferimento dello strumento nella sede attuale avvenne nei primi decenni del secolo XX.
L’esame approfondito dei particolari costruttivi ed il rinvenimento di un cartiglio, seppure illeggibile nella parte essenziale, fanno ritenere che lo strumento sia opera dell’organaro Cesare Catarinozzi (1660 – 1743) di Affile; sono anche da notare evidenti tracce di restauro ottocentesco.
Lo strumento collocato in cantoria situata nella parete d’ingresso è racchiuso in cassa di risonanza ad unico scomparto, dipinta; le 19 canne di facciata sono in stagno, originali e sono disposte ad ali ascendenti, il piede è alto e differenziato, le bocche che si presentano non allineate, hanno il labbro superiore a mitria; due ante dipinte racchiudono completamente il prospetto.
La cassa manticeria che costituisce anche la base del pregiato strumento, incorpora un mantice del tipo a lanterna, alimentato da due pompe sottostanti azionate da una leva a mano disposta nel lato destro.
La tastiera scavezza è in bosso, di 45 note dal DO-1 al DO-5, lo stichmass risulta essere di mm. 503 (dal DO-2 al SI-4), la pedaliera anch’essa scavezza è di 8 note (D0-1 SI-1) ed è costantemente unita alla tastiera.
I tiranti del registro disposti a destra della tastiera in due file verticali sono privi di diciture, il quadro fonico che emerge dall’esame delle parti interne, si compone del Principale, l’Ottava, la Decimaquinta, la Decimanona, la Vigesimaseconda ed un altro registro non identificato.
Il somiere, del tipo a tiro con 45 ventilabri, presenta la secreta a due chiusure, la trasmissione è meccanica a catenacciatura tradizionale, le canne interne hanno le bocche sotto il crivello e l’accordatura è del tipo a squarcio.
Nell’interno della segreta del somiere maestro si può notare un cartiglio mutilo: “CESARE/……../US APHILANUS FACIEBAT……..”.
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