COLLI

Colli di Monte Bove (AQ.), il Secolo Scorso

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Libri del Prof. Dalarun alla conferenza di Carsoli

Alla conferenza del Prof. Jacques Dalarun "San Berardo, vescovo dei Marsi: una nuova arte di governo" del 30 Aprile a Carsoli verrà allestito un punto vendita, a cura della Pro Loco di Colli di Monte Bove, davanti alla chiesa della Madonna del Carmine, dalle ore 17:30 alle 20:00, dei libri pubblicati dallo stesso autore in Italiano con  uno sconto praticato appositamente per l'evento che potrà variare dal 28 al 40% del prezzo di copertina, a secondo della casa editrice.
Questo è l'elenco dei libri che saranno posti in vendita:

Francesco: un passaggio
Editrice Viella, Roma, 2001




 Prezzo di copertina: Euro 20,14
 Prezzo conferenza: Euro 13,00

La Prova del Fuoco - Vita e scandalo di un prete medievale
Editori Laterza Bari-Roma, 2001

La storia di una "santità scandalosa" attraverso le insidie di  un'epoca dalle forti tinte, di alte ispirazioni religiose e di forti passioni terrene, di grande pietà e di grande ferocia.


Prezzo di copertina: Euro 7,23
Prezzo conferenza: Euro 6,00

 Santa e Ribelle - Vita di Chiara da Rimini
Editori Laterza Bari-Roma, 2000
A partire da un manoscritto medievale, in uno stile elegante ed appassionato, Jacques Dalarun racconta la straordinaria leggenda di Chiara da Rimini, una delle sante che, nell'Italia del XIII° e XIV° secolo, hanno tentato di vivere un' esperienza spirituale originale, fortemente impregnata dei valori del movimento francescano.

Prezzo di copertina: Euro 15,49
Prezzo conferenza: Euro 12,00     Recensione "Corriere della Sera"

San Francesco d'Assisi
Con postfazione di Jacques Dalarun
Editori Laterza Bari-Roma, 2008
"Nell'attrattiva che su ogni storico esercita la tentazione di raccontare la vita di un uomo (o di una donna) del passato, di scrivere una biografia che si sforzi di raggiungere la sua verità, Francesco è stato ben presto l'uomo che più di qualunque altro ha suscitato in me il desiderio di farne un oggetto di storia totale, storicamente ed umanamente esemplare per il passato ed il presente.
Prezzo di copertina: Euro 9,00
Prezzo conferenza: Euro 7,00    Recensione-Intervista "Corriere della Sera" 

 Storia delle Donne in Occidente - Il Medioevo
Jacques Dalarun - La donna vista dai Chierici
Editori Laterza Bari-Roma, 2009

Un grande affresco storico, un'opera pionieristica, che ha susciscitato un enorme interesse in Italia e nel mondo.


Prezzo di copertina: Euro 14,00
Prezzo conferenza: Euro 12,00

La Malavventura di Francesco d'Assisi
Edizioni Biblioteca Francescana, 1996

L'autore riesamina tutta la problematica delle "Questione francescana" offrendo spunti di interpretazione e di rilettura






Prezzo di copertina: Euro 19,63
Prezzo conferenza: Euro 15,00

 Francesco d'Assisi
Il potere in questione e la questione del potere
Edizioni Biblioteca Francescana, 1999





Prezzo di copertina: Euro 13,43
Prezzo conferenza: Euro 10,00

Oltre la questione francescana:
La leggenda nascosta di San Francesco
EFR-Editrici Francescane, 2009

Prezzo di copertina: Euro 37,00
Prezzo conferenza: Euro 27,00

 La Terra dei Marsi
Atti del convegno di Avezzano 24-26 settembre 1998
Viella Editore, 2002

Il territorio della Marsica -la parte della provincia dell'Aquila che ha come centro Avezzano- è marcato dai segni storici della religiosità: negli edifici religiosi dei primi secoli dell'era cristiana, nella architetture romaniche e gotiche con il loro corredo icononografico, nelle associazioni e confraternite, nelle forme delle feste religiose. Territorio e storia ecclesiastica hanno rappresentato storicamente un nesso inscindibile e un'indubbia continuità sociale e religiosa ha cartterizzato la Marsica nel lungo arco di quindici secoli, sfumandosi progressivamente solo nell'età contemporanea.

Prezzo di copertina: Euro 55,00
Prezzo conferenza: Euro 35,00

Intervista di Jacques Dalarun alla BnF

Seguendo questo collegamento ipertestuale si accede alla pagina della Bibliothèque nationale de France dedicata alla conferenza del Prof. Jacques Dalarun del 10 Febbraio 2009 dal titolo: "Dieu a-t-il un sexe?" .
In questo incontro con Séverine Nikel il prof. Dalarun spiega che la religione cristiana non ha attribuito alla donna un ruolo preponderante tra la tarda Antichità ed il Medio Evo: assimilita ad Eva, alleata del Serpente, è esclusa dal sacerdozio ed accantonata in una posizione di subalternità.
Tra l'XI° ed il XV° secolo la religione si è femminilizzata per un'adesione maggiore delle donne alla fede ed alla pratica e si registra una femminizzazione del discorso religioso.
Perchè, secondo l'audace espressione di Michelet, "Dieu a-t-il changé de sexe, pour ainsi dire?"
All'inizio del XII° secolo, nel momento stesso in cui la tradizione vietava alle donne di penetrare in alcuni santuari, si edificava una triade Maria, Eva e Maddalena. E' l'epoca della fondazione da parte di Robert d'Arbrissel del monastero misto di Fontevraud dove gli uomini erano sottomessi alle donne.
Il vero cambiamento si ha nel XIII° secolo con Francesco d'Assisi che offre alle donne un'icona con la quale idenificarsi. Chiara d'Assisi elabora, dal canto suo, una visione dell'umanità che trascende i generi.
Nel XIV° e  XV° secolo, una fioritura di sante di fama modesta, soprattutto in Italia, segna questo movimento di femminizzazione del religioso. La loro parola si fa sentire, come quelle di Angela da Foligno o Chiara da Rimini. S'inseriscono nella storia delle città ed accedono finalmente ad una scrittura autonoma dove i misteri della fede sono esplorati con tutta la forza della loro ragione.
(Fonte: BnF en collaboration avec le magazine l'Histoire)

JACQUES DALARUN AD "APOSTROPHES" DEL 28-03-1986 


Berardo dei Marsi tra agiografia e Storia

Sofia Boesch Gajano
Prof. Onorario di Storia medievale all'Università Tre di Roma

L'identità biografica di Berardo della famiglia dei conti dei Marsi, divenuto vescovo della diocesi dei Marsi intorno al 1100 e morto nel 1130, è ben definita nei suoi tratti essenziali, elaborati con la cura e la precisione che le erano proprie da Zelina Zafarana, studiosa ed amica carissima scomparsa prematuramente e tragicamente. Le testimonianze pervenuteci, e in particolare la Vita scritta poco dopo la sua morte da Giovanni vescovo di Segni, permettono di ricostruire le tappe della sua formazione e della sua carriera ecclesiastica, i rapporti con il Pontefice Pasquale II, il suo impegno riformatore nella diocesi a lui affidata: ne emerge una figura di rilievo nella storia della Chiesa dei primi decenni del secolo XII, quando si attua il grande sforzo di consolidamento della riforma nelle istituzioni ecclesiastiche a partire dalle diocesi suffraganee di Roma...
(Tratto da: La Terra dei Marsi - cristianesimo, cultura, istituzioni; a cura di G. Luongo, ed. Viella - Roma, 2002. Si ringraziano Cecilia Palombelli e Sofia Boesch Gajano per le autorizzazioni alla riproduzione)

Il Saggio in versione integrale a questo Link.

Aquila 06-04-09 ore 3:32. Qui nessuno rideva...

Pubblichiamo lo slide di 52 immagini (vi si accede cliccando sulla foto qui sopra), che sono state realizzate all'Aquila, quasi esclusivamente durante le prime ore del mattino di quella giornata tragica del 6 Aprile 2009 nella cosiddetta "Zona Rossa", dal Dr. Enrico di Febo. In questa serie di foto ci sono il dolore, la morte, la commozione, la tenerezza, gli sfregi inferti al patrimonio artistico dell'Aquila dal terremoto ma anche la volontà di far risorgere la città dalle sue macerie.
L'indignazione, la rabbia che assale nel guardare queste foto e pensare che degli uomini, difficilmente assimilabili a componenti del consorzio umano, si rallegravano per l'immane disastro che stava colpendo la città abruzzese e architettavano sapienti strategie per realizzare i loro progetti concussivi, ci riempie ancora di sdegno e di dolore, anche a distanza di un anno dal tragico evento.
Il primo pensiero, ovviamente, è rivolto alle oltre 300 vittime del sisma ed ai loro familiari le cui ferite, quelle umane in particolar modo, non sono certamente cicatrizzate; ai migliaia di cittadini dell'aquilano che ancora vivono nei vari centri di accoglienza sparsi per tutta la regione; alle tante persone che, pur non avendo subito danni materiali irreparabili, hanno visto improvvisamente le loro vite spezzate dalla perdita tragica di amici, parenti, conoscenti, dal deserto umano dal quale sono circondati e le cui prospettive di vita, anche per gli abitanti delle cosiddette new town, si sono ridotte ad affollare i centri commerciali il fine settimana.
L'Aquila per ritornare a vivere ha bisogno che venga ricostruito il centro città perchè lì, sepolte tra le macerie, risiedono la sua storia, la sua cultura, in parte la sua economia ma soprattutto le sue radici.

A Colli di Monte Bove il terremoto del 6 Aprile 2009 è stato avvertito blandamente: tremolii di sportelli in "crescendo" wagneriano e un sibilo sordo assimilabile all'ululato del vento nei giorni di tempesta di neve. Nel paese è scattata una gara di solidarietà verso le popolazioni colpite: l'associazione Onlus - Giovani di Colli ha raccolto supellettili, coperte, lenzuola ed ha allestito, presso l'edificio dell'ex scuola elementare, 20 posti letto immeditamente utilizzabili. Costantino Lauri, membro della Protezione Civile del comune di Oricola, era già a scavare tra le macerie, con la sua squadra, sin dalle prime luci dell'alba del 6 Aprile 2009. Le offerte per la festa di San Berardo del 1 Maggio, unite a quelle di Pescina, sono state devolute pressochè integralmente alle popolazioni colpite dal sisma. Siamo a conoscenza di molti gesti di solidarietà individuali di cittadini di Colli, anche ingenti, che per il rispetto della riservatezza preferiamo non descrivere ma solo segnalare.

RILIEVI GEOLOGI DELLA SEQUENZA SISMICA
DELL'AQUILANO
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
 
 Fig. 1 - Magnitudo dei terremoti registrati nell'Aquilano dal 1 Gennaio 2009 al 6 Aprile 2010
Il giorno 6 Aprile alle ore 3:32 un terremoto di Ml=5.8 (Mw= 6.3) ha colpito il settore appenninico aquilano (Valle dell’Aterno). Il team di Emergeo si è attivato immediatamente dopo la scossa principale seguendo le procedure precedentemente definite in caso di Emergenza Sismica per eventi di Magnitudo maggiore di 5.0. Nei giorni successivi il 7 e il 9 Aprile due ulteriori eventi, rispettivamente con Ml=5.3 e Ml=5.1, hanno insistito sull’area. In particolare, la replica più forte ha interessato il settore meridionale della Media Valle dell’Aterno, in prossimità dei centri di San Martino d’Ocre, Fossa e San Felice d’Ocre. L’evento del 9 Aprile è stato invece localizzato più a nord presso Capitignano nelle immediate vicinanze del Lago di Campotosto, lungo una struttura di più limitata estensione. Fino ad oggi, la distribuzione in pianta delle repliche sottende un’area di oltre 50 km in direzione NW-SE ed ampia circa 10 km.
Dawnload del Report completo 
Sito INGV su YouTube


IL VIDEO E LE FOTO DELL'AQUILA DI TULLIA
LA SETTIMANA SUCCESSIVA AL TERREMOTO




Studio del Carsismo dei Monti Carseolani

TESI DI LAUREA
della D.ssa Tullia Anastasi


Lo studio del fenomeno carsico dei monti Carseolani (che si trovano in Italia, nella Regione Abruzzo, in Provincia dell'Aquila e nel Comune di Carsoli) è stato oggetto, negli ultimi anni, di una importante valorizzazione scientifica che ha dato vita ad una letteratura sempre più voluminosa ed accurata. Come ad esempio la tesi di Laurea della D.ssa Tullia Anastasi di Colli di Monte Bove che attraverso l'uso di un linguaggio semplice, chiaro, molto poco ...mandarinale, come troppo spesso accade per queste pubblicazioni e, senza trascurare la rigorosità scientifica, ci fa capire la genesi di questi fenomeni geologici complessi, soffermandosi sul quadro normativo e le potenzialità di sfruttamento economico di un ipotetico "Parco dei Monti Carseolani", che resta, però, tutto da ...inventare.

Scarica la Tesi della D.ssa Tullia Anastasi

Schema idrogeologico dei Monti: Cornacchia, Piano, Guardia d'Orlando, Bove, Arunzo e Longana


Geologia della Galleria e del Territorio di Colli

Un pò più di un mese prima del catastrofico terremoto dell'Aquila del 6 Aprile 2009 (preannunciamo la pubblicazione sul Blog, per il primo anniversario del sisma, di documenti fotografici di una eccezionale rarità in quanto sono alcune delle pochissime foto scattate, a poche ore dall'evento, nella cosiddetta "Zona Rossa" il cui accesso, da lì a poco, sarebbe stato vietato a tutti i reporters e riservato ai soli soccorritori. Saranno attivi anche due collegamenti ipertestuali ai lavori svolti dalla D.ssa Paola Montone dell' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sul dopo terremoto) la terra tremò tra Tagliacozzo e la località "Piccola Svizzera" con una scossa di 3,5 di magnitudo della scala Richter. Anche questo evento sismico non fu avvertito a Colli, rafforzando la convinzione popolare che le cavità del Monte Bove, la sua tettonica, la stratigrafia  geologica in qualche modo coagirebbero per attutire la violenza delle scosse e preserverebbero il nostra paese da distruzioni apocalittiche.
Abbiamo, quindi, ritenuto interessante pubblicare gli studi dei Prof. Maurizio Parotto e Maurizio Sirna realizzato nel 1993 sulla galleria di Colli di Monte Bove, di Paola Montone, Dirigente di Ricerca all'INGV e del Dr. Francesco Salvini sulla Geologia strutturale dei rilievi tra Colli di Monte Bove e Tagliacozzo.
Si avvertono i lettori che i due testi sono estremamente tecnici, ma molto interessanti.











I MOVIMENTI FRANOSI DEL MONTE FONTECELLESE
Tesi di Laurea del Dr. Gino Aniballi
gino.aniballi@libero.it


Per completare l'analisi geologica del territorio di Colli di Monte Bove pubblichiamo la tesi di laurea del Dr. Gino Aniballi, nato nel nostro paese, ed incentrata sui movimenti franosi del Monte Fontecellese.
A conclusione del suo eccellente lavoro (la cui integrale consultazione è possibile seguendo questo link), Gino scrive: "... Le suddette considerazioni, in aggiunta ai fattori morfogenetici agenti sul versante, hanno permesso di definire "quiescenti" le zone di accumulo delle frane analizzate ed "attive" le rispettive aree di distacco...".

Esclusiva: L’Ultima Poesia di Palmino Ferrante








SAN VALENTINO 2010

"SE POTESSI"

  
SE POTESSI VORREI DIMORARE NEL TUO CUORE
E COME SE FOSSI UN FIORE INEBRIARTI
DI PROFUMO PER LENIRE OGNI TUO DOLORE
E RIDARE A QUEGL'OCCHI D'INCANTO
LO SPLENDORE CHE AVEVANO UN TEMPO

SE POTESSI VESTIRTI DI BACI LO FAREI SENZA SMETTERE MAI
PUR DI FARE INDOSSARE AL TUO CORPO REGALE
OGNI GIORNO UN VESTITO VERAMENTE SPECIALE
E L'IMPRONTA DELLE MIE LABBRA COME PERLE PREZIOSE
AD ADORNARE LA TUA PELLE RADIOSA DI SOLE

SE POTESSI OLTREPASSARE L'ALDILA'E SCOPRIRE
CHE E' POSSIBILE RESTARE SEMPRE INSIEME
TUTTI I GIORNI DI UNA VITA SENZA FINE
LI VIVREMMO CON IL SENNO DI CHI CREDE
COME QUESTO SIA POSSIBILE GRAZIE ALL'AMORE

SE POTESSI MISURARE QUANTO E' IMMENSO
SONO CERTO CHE VA OLTRE L'UNIVERSO
MA PER NOI CHE CI AMIAMO COSI TANTO
NELL'ENFASI DI UN BACIO O DI UN ABBRACCIO
                                                   RACCHIUDIAMO TUTTO QUESTO SENTIMENTO



                                                         Palmino Ferrante

L'Ultima Poesia, in ordine di tempo, scritta da Palmino Ferrannte, Poeta nato a Colli di Monte Bove e che sarà messa in musica dal maestro d'opera Gianluca Bianchi




Antichi Romani, Sioux, Dei: Raffaella racconta...

…. Quello del Carnevale è sempre stato un periodo dell’anno molto particolare… l’ho sempre associato ad una stagione… diciamo che c’è l’autunno, l’inverno, il carnevale, la primavera e l’estate….
Il particolare affetto per questa festa deriverà probabilmente dal fatto che sono nata nel mese di Febbraio e che, oltre ad essere il mese dell’Amore, è solitamente il mese…del Carnevale…
… Ricordo quando da adolescente insieme alle mie amiche ci riunivamo per mascherarci e andare alla parata dei carri allegorici che le pro-loco dei vari comuni creavano per farli poi sfilare lungo il meraviglioso rettilineo della Piana del Cavaliere chiuso per l’occasione al traffico.
…passeggiare sopra l’asfalto, altrimenti percorso da macchine sfreccianti ad alta velocità, era come prendere possesso di un pezzo del nostro magnifico territorio… per un giorno l’anno l’asfalto che taglia la nostra bella piana, veniva coperto dal manto erboso delle stelle filanti, dei coriandoli… era percorso dalle ruote di carri magici, da scarpette di fata e pantofole di folletto…
Questo credo che si sia ripetuto anche Domenica 14 Febbraio 2010 (Slideshow di 40 foto a questo Link) … sono certa che la Via Tiburtina e la Via Roma di Carsoli proprio nel giorno in cui si festeggia l’Amore si siano trasformate per qualche ora nelle strade del Paese dei Balocchi…
…i Bimbi(grandi e piccini) venivano trasportati non da un carretto trainato da ciuchini come nella favola di Collodi…ma da un trenino celeste che ciuffettava allegramente… mentre una Banda Fatata lo seguiva intonando motivetti e marcette che incantavano i passanti…
Un po’ più dietro arrivava il carro pieno di antichi romani che banchettavano felici… dove un Cesare/Bambino, divertito, osservava da sotto la sua corona d’alloro, la folla di dalmata, damigelle, coniglietti e diavoletti  che lo seguivano divertiti…
Coriandoli e trombette presentavano succosi grappoli d’uva che venivano pestati in un enorme tino da buffi contadini di Arsoli panciuti e sorridenti sotto l’attento controllo della “paglietta” “di una fanciulla incantevole” e “di mastrocilegia”… eh si…!!! Anche a noi che eravamo ai margini della strada arrivava l’inebriante odore del mosto… questo carro inoltre aveva un corteo di piccoli  “Bacco” “Tabacco” e “Venere” !!!!
Quel profumo ha attratto un carro venuto direttamente dal West di Camerata Nuova dove all’insegna dell’amicizia un’intera tribù di indiani Sioux intonava e ballava le danze  tradizionali in compagnia di insoliti CowBoy armati solo di allegria.
Un gruppo di tifosi Carsolani chiedeva la Santificazione di Ciro Ferrara… ma ottenevano solo l’ira di Eolo, il Dio del Vento, che soffia da Pietrasecca…Questi avanzava aprendo la strada a tutti i suoi colleghi dell’Olimpo… Ma un tuonante frastuono distoglie l’attenzione dalle danze anche Eros… Il Dio dell’Amore prorio nel giorno della Sua festa … è la travolgente forza sprigionata dal battere delle spade sugli scudi dei Legionari VillaRomani  che sono scesi a conquistare il mondo con al seguito il Colosseo, le Vestali, i Senatori e tutto il populus Villarolo…
…La sera, chiuso il cancello del Paese dei Balocchi… un folletto da dietro il pino più alto di “Piazza della Libertà di Sognare” ha controllato bene che nessuno fosse rimasto fuori… e con un batter di mani e polvere di fata si è portato via tutti quegli allegri personaggi…
L’indomani mattina la piazza era tornata a chiamarsi “Piazza della Libertà”… i mattoni che la pavimentano riapparivano a stento da sotto il prato colorato di coriandolini e stelle filanti … non rimaneva che un incantevole ricordo... e un lontano brusio di allegria…  Grazie a tutti gli organizzatori…
E a Voi tutti  ricordo che ogni giorno si dovrebbe dedicare almeno mezz’ora alla goliardia del carnevale   perché sorridere aiuta a vivere meglio!!!!

 Raffaella Girlando

Colli in alcuni fotogrammi di un video Rai del '55

Pubblichiamo un rarissimo video della Rai Teche del 1955 (le trasmissioni televisive erano iniziate in Italia il 1 Gennaio 1954) sull'Abruzzo, dove si trovano alcuni fotogrammi della Tiburtina Valeria nell'attraversamento di Colli: dalla curva della "cerquetta" sino alla cosiddetta casa del "Maresciallo" (Oggi di proprietà di Romolo Di Carlo).
Il video è molto lungo (9' 47''): si cita il Valico di Colli di Monte Bove dopo 3' 13'' ed i fotogrammi video, riguardanti il nostro paese, iniziano a 3' 33'' per terminare a 4' 06''. Lo spezzone è montato con accorgimenti tecnici rudimentali, propri di un'epoca televisiva ancora pioneristica, e, inoltre, si parla di una costruenda galleria (con immagini) per bypassare il Valico di Monte Bove ma apparentemente le riprese non sembrano riguaradare il nostro territorio.
Il resto del filmato si sofferma sulle potenzialità turistiche dell'Abruzzo.
(Ringraziamo Enzo Coletta per l'autorizzazione del link al video)

Corsignani, Reggia Marsicana: San Berardo

La "Reggia Marsicana"(Napoli, MDCCXXXVIII) di Pietro Antonio Corsignani era un'opera praticamente introvabile, spesso citata e frequentemente ritenuta un testo indispensabile per la comprensione della storia della Marsica, ed ora digitalizzata da Google Libri.  Appartiene al modello memorialistico con tutti i pregi e i difetti del genere.
Il Corsignani è un testimone del suo tempo parziale e poco attendibile perchè costantemente ossessionato dall'idea di esaltare ed enfatizzare il ruolo della sua città natale (Celano) nelle vicende storiche e religiose della Marsica.
Abbiamo qui estrapolato il Capo VII dove si descrive la vita e l'attività pastorale di Berardo, Vescovo dei Marsi. Colpisce, innanzitutto, la citazione di innurevoli autori che si sono cimentati, nel corso dei secoli, nel descrivere la vita di San Berardo ma, è assente l'opera che è considerata di riferiento dalla storiografia moderna, il manoscritto di Giovanni di Segni. Nel suo testo s'incontra solo una vaga e scarna citazione: "...e forse da questa vita MS. si saranno prese le varie sincere notizie che di lui abbiamo...".
L'Autore insegue leggende, fatti di dubbia autenticità storica ed anche nel capitolo dedicato a San Berardo tenta di assegnare a Celano un ruolo che nessun altro storico, in seguito, ha riconosciuto. Vogliamo citare per esteso il passo a cui si fa riferimento perchè è veramente un capolavoro di retorica ed ipocrisia: "Che poi Egli fosse nato nella piccola Terra di Colli, come figlio di Berardo, Conte di Celano (che sempre ivi stanziava), si possa anche dir Celanese...".
Inoltre, forse proprio da questo testo, ha preso vigore questa moderna teoria, imperante a Pescina, della relazione di parentela di San Berardo con Santa Rosalia di Palermo. Rimarchiamo, ancora una volta, che nessuna prova storica è apportata a questo assunto, anche nella "Reggia Marsicana".
Per dimostrare quanto l'argomento sia controverso riportiamo la recensione delle "Effemeridi scientifiche e letterarie per la Sicilia" nel Tomo XIII-AnnoIV Da Gennaio sino a Dicembre 1835, per l'opera del Can. Giuseppe Borghi, ellenista autorevole e traduttore di Pindaro, "Panegirico nella commemorazione della morte di SANTA ROSALIA detto nella chiesa Metropolitana di Palermo il giorno 4 Settembre 1835":
"...il secondo saggio datoci nell'aringo oratorio dal Borghi si fu addì 4 Settembre 1835 nella nostra chiesa cattedrale le lodi annunciando di santa Rosalia nostra concittadina e padrona. E nel lodarla ei non s'intertenne ad enumerar cose ignorate o supposte; non ripetè le vaghe opinioni del Gaetani, del Cascini, del Tornamira, dello Stiltingo; ma non altro fece che encomiarla pella sua vita eremitica, pell'illibatezza dell'angelica sua persona, pell'immensa carità di Dio che era in lei, pei prodigi operati a pro della patria nell'estremo bisogno del 1624, per quelle cose insomma che ricordateci dai nostri storici la fanno appo noi tener cara e riverita...".

Download Capo VII Reggia Marsicana - San Berardo


Reggia Marsicana - I 5 Libri Completi

La Madonna del Rosario di Colli di Monte Bove

Nel numero di Dicembre 2009 del Foglio di Lumen-Miscellanea 25 è stato pubblicato a firma di Michela Ramadori un accurato studio sull'altare della Madonna del Rosario della chiesa San Nicola di Bari di Colli di Monte Bove, recentemente restaurato.
L'autrice del saggio si sofferma sull'eziologia del dipinto e sulle opere coeve  presenti nella nostra area geografica, o comunque, ricondubili alla medesima campagna pittorica.
La Battaglia di Lepanto, al cui vincitore Marco Antonio Colonna è dedicato
 l'altare della Madonna del Rosario della Chiesa San Nicola di Bari di Colli

 

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