COLLI

L'Enigma della genealogia dei Conti dei Marsi

Ricostruire l'Albero Genealogico della famiglia Berardi, Conti dei Marsi, è estremamente difficile e complesso sia per la scarsità delle fonti che per l'interesse storiografico, relativamente recente, rivolto alla storia dell'Abruzzo in generale e della Marsica in particolare (tralasciamo il dibattito sulla presunta parentela tra la famiglia Berardi e Santa Rosalia in quanto scientificamente irrilevante e frutto di occasionale estemporaneità) .
La ricostruzione effettuata dal Muratori nel Rerum Italicarum Scriptores, non specificando il numerale del nome proprio (Berardo, Oderisio, Rainaldo, ecc.), è di scarso ausilio perchè, come vedremo in seguito, questa mancanza ingenera non poche confusioni. 
Lo studio di A. Sennis apparso  in Bullettino dell'Istituto storico italiano per il medioevo e archivio muratoriano è sicuramente il più attendibile in quanto è stato oggetto di attente verifiche scientifiche e avuto riscontri oggettivi con ricerche condotte da altri storici. 
Tuttavia le aporie storiografiche emergono se si mettono a confronto le ricostruzioni prospettate dallo stesso Sennis e John Howe, storico della Texas University, proprio sulla figura del nostro Berardo. Per il primo, il futuro vescovo dei Marsi, sarebbe il figlio del conte Berardo IV, a sua volta, figlio di Berardo III che era fratello di Oderisio II, mentre per il secondo sarebbe il figlio di Berardo I di Collimento, il cui padre era Oderisio II, fratello di Berardo III. Il Catalogus Baronum, Commentario propone una terza ricostruzione.
Jacques Dalarun nel volume di imminente pubblicazione in italiano, Berardo dei Marsi (1080 - 1130). Un vescovo esemplare, proporrà un'ulteriore ipotesi iconografica dell'Albero genealogico dei Conti dei Marsi che hanno conservato il titolo comitale dalla discesa in Italia di Ugo di Arles (926)  al 1143.

0 commenti:

Posta un commento

 

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.