COLLI

Colli di Monte Bove (AQ.), il Secolo Scorso

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Il tracciato della Valeria nel Settecento

La carta dell'abate De Revillas - Diocesis Marsorum
Jean-Baptiste Bourguignon d'Anville







Queste due carte geografiche della Diocesi dei Marsi, probabilmente coeve, risalenti alla prima metà del XVIII secolo, mostrano con un'accurata dovizia di particolari il vecchio tracciato della via Valeria a Colli di Monte Bove (qui identificato come Colle) prima dell'intervento coattivo della famiglia Panegrossi che ne fece deviare l'antico percorso proprio nel nostro paese per consentire l'attraversamento del rione Castello.
La prima carta del 1735, opera dell'abate de Revillas, fu redatta su commissione di Giuseppe Baronio, vescovo dei Marsi.
 La rappresentazione grafica della Marsica di Jean-Baptiste Bourguignon d'Anville, non datata, è inserita in un contesto geografico più ampio ed ha per titolo: "Italie centrale entre Civita-Vecchia Terracine Ponte-Corvo Celano" ma è altrettanto chiaro il percorso della Valeria a Colli.

Il saggio che ha reso Berardo celebre nel mondo

Testo originale in Francese
Testo in Italiano
Per gentile concessione di Richard Figuier, direttore delle pubblicazioni dell'Ecole francaise de Rome, rendiamo disponibili le pagine nella versione originale in francese e nella traduzione italiana, che hanno elevato il Pastorato di Berardo dei Marsi (1080-1130) ad oggetto di studi, di libri, di comunicazioni a convegni. Nella sua missione apostolica, Berardo ha inventato una nuova arte di governo della Chiesa ed ha messo in pratica un modello episcopale arcaico tipicamente gregoriano.
La versione italiana del saggio è composta da 25 pagine (scusandomi per alcuni errori di battitura dovuti al fatto che non ho avuto il tempo di rileggerla), dense di notizie inedite sull'agiografia di Berardo nato a Colli di Monte Bove ed inserite nel volume di Pierre Toubert Les structures du Latium médiéval. Le Latium méridional et la Sabine du IX siècle à la fin du XII siècle, Roma, 1973, già considerato un classico della storiografia contemporanea. Il testo è praticamente introvabile (si può reperire solo in poche Biblioteche e presso raffinati bibliofili. Ringrazio il dr. Nicola Cariello per avermi messo a disposizione il prezioso volume). Per accedere ai testi cliccare sulle rispettive didascalie.

Primo percorso guidato tra le bellezze di Colli

Il Sindaco di Carsoli (A. Barnabei)

La locandina del percorso
Il 18 Agosto è stato promosso dal comune di Carsoli il primo percorso storico-religioso-artistico dei monumenti di Colli di Monte Bove.
La prima tappa è stata la visita al castello dei Conti dei Marsi dove il Sindaco di Carsoli dr. Mario Mazzetti ha illustrato le finalità della manifestazione ed i progetti che l'Amministrazione ha in cantiere per il nostro paese. il Sacerdote Paolo Emilio Capaldi, assistente del capo istruttore delle guide AGESCI e profondo conoscitore della toponomastica dei monti carseolani/simbruini, ha brevemente esaminato le varie ipotesi sull'origine del nome di Colli; è quindi seguita un'illustrazione stororica del castello, sottolineando che vi è nato nel 1080 Berardo, vescovo dei Marsi dal 1110 al 1130 e le vicende che lo hanno caratterizzato nelle varie epoche storiche.
Chiesa Madonna della Speranza (A. Barnabei)
La seconda sosta è stata fatta nella chiesa privata della Madonna della Speranza. E' stata spiegata la sua collocazione architettonica, le opere di pregio che ha custodito (una rara edizione dell'immagine della Sacra Sindone, ora presente solo in copia, come in riproduzione è collocata sull'altare centrale una Madonna con bambino risalente al Quattrocento). La passeggiata è proseguita per la chiesa di San Nicola di Bari e ci si è soffermati, in particolare, sull'organo a mantice, sulla madonna lignea del XIII° secolo, ora la museo della Marsica di Celano, e soprattutto sullo splendido altare della Madonna del Rosario, recentemente restaurato, che risente di motivi rinascimentali (l'artista che lo ha creato è stato certamente influenzato da Raffaello e da Leonardo).
L'ingresso del castello dei Conti dei Marsi (A. Barnabei)
Nella chiesa dedicata a San Berardo è stato ricordato che sono presenti due affreschi, ora ricoperti da alcuni strati di vernice, che testimoniano due miracoli di Berardo (conversione del bravo Di Ambrosio e madre che implora il ritorno in vita del figlio) sfuggiti sia ai redattori alto/medievali della leggenda, che agli studiosi contemporanei. E' poi stato esaminato l'ampio dibattito internazionale che si è animato sulla figura di Berardo a partire dal 1973 da quando cioè Pierre Toubert nel suo testo già considerato un classico della storiografia contemporanea, Les structures du Latium méridional..., ha dedicato cinquanta pagine al nostro Berardo identificandolo come uno dei tre vescovi (insieme a Brunone di Sora e Pietro d'Anangni) che ha messo in pratica la Riforma Gregoriana della Chiesa Cattolica. La bella giornata si è conclusa a Piazza Palazzo dove è stata fatta eco della presenza della dogana del Regno di Napoli.

Le spoglie di Berardo a Colli

Berardo a Piazza 1 Maggio (P. Trombetta)

Il 27 Luglio 2012 le spoglie della salma di Berardo sono tornate nel suo paese natale Colli di Monte Bove a 882 anni dalla sua morte. L'avvenimento è stato caratterizzato da una serie di cerimonie religiose e civili che si sono potratte per tre giorni. In occasione dell'evento è stata apposta una lapide commemorativa nel lato orientale del Castello dei Conti dei Marsi di Colli, che ricorda la nascita di Berardo in questo luogo nel 1080 (secondo la storiografia moderna nel 1079).
Castello dei Conti dei Marsi
Concerto banda di Pescina (P. Tr.)
Il giorno 28 Luglio una solenne messa in suffragio di Berardo è stata celebrata dal Vescovo dei Marsi Mons. Pietro Santoro e nelle due notti che le spoglie di Berardo hanno soggiornato nella chiesa del piccolo centro marsicano a lui dedicata, sono state vegliate dalla popolazione e da alcuni componenti della confraternita di San Berardo di Colli di Monte Bove. Numerose visite in omaggio alla salma di Berardo sono state registrate nel corso delle due giornate da parte di pellegrini giunti dai paesi limitrofi e da Roma.

Colli fa parte della Contea di Tagliacozzo (1396)

Procura del Comune di Colli a Matteo di Macario di Andrea de Cellis
Questo è il documento originale presente nell'Archivio Storico Capitolino di Roma (Archivio Orsini, Pergamene, Regesto Presutti, segnatura II.A.10,004 catena 229) del 22 Febbraio 1396 con il quale i cittadini di Collis (Colle) danno mandato a Matteo di Macario di Andrea de Cellis ed altri (il suffisso de Cellis, autorizza a formulare l'ipotesi che Matteo risiedesse a Celle, l'odierna Carsoli), di prestare giuramento e fedeltà al re Ladislao davanti alle persone di Giacomo Orsini conte di Tagliacozzo e Nicola dell'Aquila, commissario regio.

Battaglia parlamentare per l'autonomia di Colli

Nei tre anni di vita di questo blog, in una sola circostanza non è stato dato seguito ad una richiesta di utilizzo gratuito di documenti riguardanti il nostro paese (rifiuto dell'Istituto LUCE di concedere un video del 1934 sulle grandi manovre militari del Piano del Cavaliere dove si può apprezzare un breve filmato girato a Colli). In un altro frangente (opuscolo su Chiesa di San Nicola) abbiamo preferito rinunciare alla pubblicazione in quanto ci s'imponevano limiti e restrizioni che snaturavano la filosofia della Rete.
Oggi, invece, per l'estrema attenzione che rivolge ai temi della diffusione della cultura e per la proverbiale disponibilità del professore Terenzio Flamini, pubblichiamo integralmente il suo studio apparso su Documenti e Ristampe - Il Foglio di Lumen Miscellanea 32, Anno 2012, Pietrasecca di Carsoli, dal titolo: Colli di Montebove. Le lotte per ritornare comune autonomo. Buona lettura. (download del saggio completo, in PDF, cliccando sull'immagine in alto a sinistra).
 

Disclaimer

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