COLLI

Colli di Monte Bove (AQ.), il Secolo Scorso

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Collem Zippam nel Catalogus Baronum (1150)

La Pagina del Catalogus Baronum con Collem Zippam
Fogge militari dell'Italia centrale nel XII° secolo
Il Catalogus Baronum è la lista di tutti i Vassalli e dei relativi possedimenti compilata dai Normanni all'indomani della conquista del Sud d'Italia. Venne creato da Ruggero II tra il 1150 ed il 1152.
Nel Catalogus Baronum furono raccolte informazioni dettagliate sui singoli signori riguardo alle loro disponibilità patrimoniali, (castelli, fortezze, terreni) oltre all'entità delle forze in armi e quelle mobilitabili. Il Catalogo quantificava, inoltre, quanto ciascuno di loro doveva fornire al Re in occasione della sua partecipazione alle Crociate o per la difesa del regno dalla minaccia Araba. (Notizie tratte da Wikipedia).
Seguendo il Link si può accedere al Catalogus della Contea dei Marsi, da Celano a Carsoli.
Questa preziosa documentazione la dobbiamo a Paolo Emilio Capaldi.

Anche il sole è amico della festa dell'Agorà

Clicca sulla foto, o qui, per lo Slide
Le Pro loco della Valle del Cavaliere con quelle della Valle dell’Aniene hanno unito i loro sforzi, per un progetto di valorizzazione del nostro territorio e per riaccendere in noi il senso di appartenenza ai nostri luoghi d’origine, ridando un certo valore a quello che chiamiamo “Campanilismo” un sentimento oramai assopito negli animi di tutti.

Così ci siamo ritrovati nuovamente in piazza a pasteggiare con del buon vino i nostri piatti locali e accompagnati da un sole prepotente abbiamo passato un’intera giornata lungo le vie del centro storico e urbano del paese.

Arsoli, Camerata, Colli di Monte Bove, Pereto, Pietrasecca, Villa Romana, Vivaro Romano si sono sfidati in una battaglia all’ultima forchetta proponendo i piatti propri della loro tradizione.
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di:  Raffaella Girlando 
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Così abbiamo avuto il piacere di assaporare i Pizzicuni appena ammassati con l’ingrediente segreto delle signore di Colli che ho scoperto essere un motivetto da intonare mentre si cucina…”Pizzichi….”
Gli Gnocchetti Frasca  dei Villaroli che tra una risata e uno scherzetto preparavano solidali più che mai un sughetto da leccarsi i baffi (anche le orecchie!!!)
Un Polentone preparato da Vivaro che farebbe invidia anche alla Padania….
La Pecora agliu cutturo lentamente cotta da pazienti Peretani  che rimestavano di continuo quella che sarebbe stata la più tenera delle carni.
Salsicce fatte a mano cotte su un braciere degno di applauso che i Cameratani hanno accompagnato a della cicorietta ripassata, sapori che spesso sottovalutiamo ma che ai molti, abituati oramai a mangiare alimenti confezionati su scala industriale, sono diventati ahimè un lontano ricordo…
Arsoli poi ci da il colpo di grazia con gli irrinunciabili Fagioli con le cotiche una delizia della nonna, un piatto che appare povero nella tradizione ma ricco di gusto e prelibatezza.
Pietrasecca ci ha infine addolcito con crostata di castagne e cioccolata e ciambellette al vino… 
Continua...

E' un Presepe? No, è Piazza Palazzo ad Aprile

Questa foto è stata scattata da Giuseppe Simeoni a Colli di Monte Bove il giorno della copiosa nevicata di Aprile di quest'anno che ha isolato dal mondo il nostro paese per due giorni.
La neve nel giro di una settimana si sciolse in quanto cadde in un periodo già primaverile; ma da molti, l'abbondanza delle precipitazioni, è stata paragonata alla nevicata ...leggendaria del 1956.

La Processione del 3 Novembre a Colli

Clicca sulla foto per far partire lo slide
Lo slide delle foto della Processione di San Berardo del 3 Novembre 2010 a Colli di Monte Bove con il commento musicale dell'Inno a San Berardo eseguito, a cappella, dai Confratelli del nostro paese e che si trova inserito nel CD accluso al volume: "La Musica Sacra della Provincia dell'Aquila - La Marsica" di Tarquinio Gianluca. Le foto sono di Antonio Barnabei.

Guida CAI del 1903 segnala Colli di Monte Bove

La stazione ferroviaria di Colli nel 1903 - foto: Archivio Famiglia Mantica

La Guida dell'Abruzzo di E. Abbate, Roma, 1903, CAI, descrive come raggiungere Colli di Monte Bove sia con la linea ferroviaria che con la strada Valeria.
Il nostro paese pur essendo definito "pittoresco", viene tuttavia considerato "sporco" ed il nome viene fatto derivare dal semitico Holeth, salita, "cioè principio della salita a Monte Bove". Si passa a descrivere, poi, l'attuale Piazza Palazzo, sede della catena doganale, con la fonte ed il frontone di pietra scalpellata a pilastrini ed archi.
Venivano elencate tre Guide di Colli: Di Giacomo Angelo, Lauri Giacomo e Domenico Zazza.
La parte della Guida riguardante il nostro paese si chiude con la segnalazione di tre itinerari turistici: Da Colli alla Guardia d'Orlando e la valle di Luppa, da Colli a Tremonti e Sante Marie, da Colli a Monte Bove.
Da questo link si può scaricare la Guida d'Abruzzo che riguarda Colli in bassa risoluzione (710 Kb, consigliato per connessioni lente). Da quest'altro in alta risoluzione (1,3 MB, per connessioni da almeno 7 Mega).
Paolo Emilio Capaldi ci ha fatto pervenire tutte le informazioni riportate nel Post.

Il Castello cannoneggiato dagli austriaci (1821)

Columbia University
New York
Assalto al castello in scena di guerra dell'800
Il 9 Marzo del 1821 il castello di Colli di Monte Bove fu bombardato dalle truppe austriache comandate da Stutterheim, sbaragliando le le forze francesi guidate dal colonnello Manthonè conquistando cosi il passaggio che consentiva di arrivare, attraverso Tagliacozzo, nella Valle Roveto e quindi a Napoli.
Il Volume degli Annali d'Italia, che contiene il racconto storico sul nostro paese, proviene dalla Libreria dell'Università Columbia di New York. Questa è la trascrizione integrale dell'episodio.
Annali d'Italia 1820 - 1829
A pagina 163 si trova:
17. Osservano i militari "il territorio napolitano potersi invadere per cinque linee, cioè di Pescara, di Antrodoco, di Tagliacozzo, di San Germano e di Fondi e queste doversi tutte fortificare".(...). Si costrussero (colla direzione del generale Escamard) opere di campagna nelle gole di Antrodoco, sulla via Valeria da Tagliacozzo a Colli ed a Balzorano nella Valle di Roveto.
A Pagina 171 e 172, viene riferito:
(...) Intanto Stutterheim con una parte delle sue forze squadronava da Tivoli verso Tagliacozzo. I napolitani avevano fortificato, come accennai, i posti della via Valeria,e per tal'effetto avevano munito l'antico castello di Colli, ed avevano costrutto opere di campagna presso Rocca di Cerro e la stessa Terra di Tagliacozzo.
Il colonnello Manthonè incaricato di difenderli aveva un Battaglione di linea e due di Militi. Lo Stutterheim ai nove di marzo si avvicinò a Colli. I difensori del castello spararono alcune cannonate e poi l'abbandonarono. Quelli di Rocca di Cerro sulle vette della montagna, e di Tagliacozzo sul pendio orientale si dispersero all'avvicinarsi dell'inimico. Occupati quei posti interessanti gli Austriaci discesero poscia tranquillamente per la Valle di Roveto (1).
(1) Archiv. Diplom. Tomo I, pp. 495-515. Memorie particolari.
 

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