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Don Cesare Lucchetti con il coro di Colli |
Sino alla firma dei
"Patti Lateranensi", i parroci hanno svolto anche l'attività preziosa ed insostituibile, di ufficiali allo stato civile, redigendo i cosiddetti
"Registri dei Battesimi" delle popolazioni di cui curavano lo spirito.
Nel periodo preso in esame (1901 - 1920), l'attività sacerdotale di Colli di Monte Bove è stata svolta ininterrottamente da Don Cesare Lucchetti (
l'Aricpresbitura della chiesa San Nicola di Colli fu molto longeva: iniziò nel 1898 e terminò nel 1946) se si eccettua un periodo di latenza nel 1918, sostiuito dal parroco Pasquale Di Loreto. In venti anni si ebbero 587 nuovi nati (
elenco completo qui; da segnalare, tuttavia un'alta mortalità infantile, non inferiore al 10% delle nascite): cifra impressionante se rapportata al tasso di fertilità insignificante di quesi ultimi anni.
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Pietro Di Giovambattista |
L'elemento che maggiormente risalta è la varietà degli antroponimi non più presenti nel paese: Penna, Antonelli, Pietrangeli, Feliciani, Ferlini, Amicucci, Galeone, Battagli per i genitori maschili; Cofini, Bani, Canduccini, Paverati, Puchiarelli, Nardoni, Zangrilli per le consorti. Significativa era l'esogamia, peraltro non limitata alle aree finitime: ad esempio Benedetto Cerroni, nato nel 1901 da Stefano Cerroni e Maria Falcioni, si unisce in matrimonio con Costanza Bugna a Nizza (Francia) il 14/04/1932.
Quanto all'onomastica, registrata un'ovvia frequenza di nomi ispirati alla figura di San Berardo e declinata in varie forme: Berardo/a, Berardino/a, ecc., non mancava di una certa fantasia: Crucifissa, Graziosa, Anastasia, Ermete, Olindo, Educanda, Ulderina, Sirio, Igino, Telesforo, Ligiero e Doralice.
Non esiste, inoltre, correlazione esplicita tra il numero dei matrimoni celebrati ed i nuovi nati nell'anno successivo a testimonianza di una sostenuta prolificità delle coppie già sposate (grafico qui sotto per gli anni di cui si dispongono i dati completi).
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Il confronto tra Matrimoni e nuovi nati |
A testimonianza di un'idigenza diffusa nel paese non è infrequente il caso in cui lo stesso Sacerdote espleta il ruolo di padrino del battezzante. Sua sorella, Cleonice Lucchetti, è madrina in altri 21 casi, sopratutto negli anni del primo conflitto mondiale.
A conforto della grande importanza di questi dati statistici, si può rilevare che in qualche modo registrano l'eclissi della famiglia Panegrossi che per 150 anni circa aveva determinato le sorti economico-sociali di Colli e che proprio negli anni immediatamente precedenti la guerra, per dissidi interni e investimenti poco oculati, disperderà l'ingente patrimonio familiare e il cui lustro verrà tenuto alto, in seguito, solo dall'eminente neurologo Giuseppe Panegrossi, medico personale della Regina Elena. Infatti mentre tra il 1901 ed il 1911 la famiglia Panegrossi è presente ben 11 volte con un suo esponente nel ruolo di padrino/madrina (Nicola, Giovanni, Giacomo, Margherita Trojani in Panegrossi), a testimonianza di un'intatta potenzialità economica, negli anni successivi espleterà questo compito una sola volta con Nicola Panegrossi nel 1921.
Tutte le immagini a corredo di questo post provengono dall'Archivio privato di Antonio Barnabei.
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A. Granati - M. Quartini |
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Pasquarosa Caroli |
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Matrimonio E. Di Giovamb. |
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Chiara Zazza |
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Benedetto Caroli |
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A. Cerroni - P. Gervasi |