Scarica la Tesi della D.ssa Tullia Anastasi
Studio del Carsismo dei Monti Carseolani
TESI DI LAUREA
della D.ssa Tullia Anastasi
Scarica la Tesi della D.ssa Tullia Anastasi
Schema idrogeologico dei Monti: Cornacchia, Piano, Guardia d'Orlando, Bove, Arunzo e Longana
Geologia della Galleria e del Territorio di Colli
Pubblicato da
Maurizio
, 13/03/10 at 11:13, in
Etichette:
Galleria
Un pò più di un mese prima del catastrofico terremoto dell'Aquila del 6 Aprile 2009 (preannunciamo la pubblicazione sul Blog, per il primo anniversario del sisma, di documenti fotografici di una eccezionale rarità in quanto sono alcune delle pochissime foto scattate, a poche ore dall'evento, nella cosiddetta "Zona Rossa" il cui accesso, da lì a poco, sarebbe stato vietato a tutti i reporters e riservato ai soli soccorritori. Saranno attivi anche due collegamenti ipertestuali ai lavori svolti dalla D.ssa Paola Montone dell' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sul dopo terremoto) la terra tremò tra Tagliacozzo e la località "Piccola Svizzera" con una scossa di 3,5 di magnitudo della scala Richter. Anche questo evento sismico non fu avvertito a Colli, rafforzando la convinzione popolare che le cavità del Monte Bove, la sua tettonica, la stratigrafia geologica in qualche modo coagirebbero per attutire la violenza delle scosse e preserverebbero il nostra paese da distruzioni apocalittiche.
Abbiamo, quindi, ritenuto interessante pubblicare gli studi dei Prof. Maurizio Parotto e Maurizio Sirna realizzato nel 1993 sulla galleria di Colli di Monte Bove, di Paola Montone, Dirigente di Ricerca all'INGV e del Dr. Francesco Salvini sulla Geologia strutturale dei rilievi tra Colli di Monte Bove e Tagliacozzo.Si avvertono i lettori che i due testi sono estremamente tecnici, ma molto interessanti.
I MOVIMENTI FRANOSI DEL MONTE FONTECELLESE
Tesi di Laurea del Dr. Gino Aniballi
gino.aniballi@libero.it
Per completare l'analisi geologica del territorio di Colli di Monte Bove pubblichiamo la tesi di laurea del Dr. Gino Aniballi, nato nel nostro paese, ed incentrata sui movimenti franosi del Monte Fontecellese.
A conclusione del suo eccellente lavoro (la cui integrale consultazione è possibile seguendo questo link), Gino scrive: "... Le suddette considerazioni, in aggiunta ai fattori morfogenetici agenti sul versante, hanno permesso di definire "quiescenti" le zone di accumulo delle frane analizzate ed "attive" le rispettive aree di distacco...".
Esclusiva: L’Ultima Poesia di Palmino Ferrante
SAN VALENTINO 2010
"SE POTESSI"
SE POTESSI VORREI DIMORARE NEL TUO CUORE
E COME SE FOSSI UN FIORE INEBRIARTI
DI PROFUMO PER LENIRE OGNI TUO DOLORE
E RIDARE A QUEGL'OCCHI D'INCANTO
LO SPLENDORE CHE AVEVANO UN TEMPO
SE POTESSI VESTIRTI DI BACI LO FAREI SENZA SMETTERE MAI
PUR DI FARE INDOSSARE AL TUO CORPO REGALE
OGNI GIORNO UN VESTITO VERAMENTE SPECIALE
E L'IMPRONTA DELLE MIE LABBRA COME PERLE PREZIOSE
AD ADORNARE LA TUA PELLE RADIOSA DI SOLE
SE POTESSI OLTREPASSARE L'ALDILA'E SCOPRIRE
CHE E' POSSIBILE RESTARE SEMPRE INSIEME
TUTTI I GIORNI DI UNA VITA SENZA FINE
LI VIVREMMO CON IL SENNO DI CHI CREDE
COME QUESTO SIA POSSIBILE GRAZIE ALL'AMORE
SE POTESSI MISURARE QUANTO E' IMMENSO
SONO CERTO CHE VA OLTRE L'UNIVERSO
MA PER NOI CHE CI AMIAMO COSI TANTO
NELL'ENFASI DI UN BACIO O DI UN ABBRACCIO
RACCHIUDIAMO TUTTO QUESTO SENTIMENTO
Palmino Ferrante
L'Ultima Poesia, in ordine di tempo, scritta da Palmino Ferrannte, Poeta nato a Colli di Monte Bove e che sarà messa in musica dal maestro d'opera Gianluca Bianchi
Antichi Romani, Sioux, Dei: Raffaella racconta...
Pubblicato da
Maurizio
, 19/02/10 at 05:13, in
Etichette:
Carnevale
….
Quello del Carnevale è sempre stato un periodo dell’anno molto particolare… l’ho
sempre associato ad una stagione… diciamo che c’è l’autunno, l’inverno, il
carnevale, la primavera e l’estate….
Raffaella Girlando
Il particolare affetto per questa festa deriverà probabilmente dal fatto che sono
nata nel mese di Febbraio e che, oltre ad essere il mese dell’Amore, è
solitamente il mese…del Carnevale…
…
Ricordo quando da adolescente insieme alle mie amiche ci riunivamo per
mascherarci e andare alla parata dei carri allegorici che le pro-loco dei vari
comuni creavano per farli poi sfilare lungo il meraviglioso rettilineo della
Piana del Cavaliere chiuso per l’occasione al traffico.
…passeggiare
sopra l’asfalto, altrimenti percorso da macchine sfreccianti ad alta velocità,
era come prendere possesso di un pezzo del nostro magnifico territorio… per un
giorno l’anno l’asfalto che taglia la nostra bella piana, veniva coperto dal
manto erboso delle stelle filanti, dei coriandoli… era percorso dalle ruote di
carri magici, da scarpette di fata e pantofole di folletto…
Questo
credo che si sia ripetuto anche Domenica 14 Febbraio 2010 (Slideshow di 40 foto a questo Link) … sono certa che la Via Tiburtina e la Via Roma di Carsoli
proprio nel giorno in cui si festeggia l’Amore si siano trasformate per qualche
ora nelle strade del Paese dei Balocchi…
…i
Bimbi(grandi e piccini) venivano trasportati non da un carretto trainato da
ciuchini come nella favola di Collodi…ma da un trenino celeste che ciuffettava
allegramente… mentre una Banda Fatata lo seguiva intonando motivetti e marcette
che incantavano i passanti…
Un
po’ più dietro arrivava il carro pieno di antichi romani che banchettavano
felici… dove un Cesare/Bambino, divertito, osservava da sotto la sua corona
d’alloro, la folla di dalmata, damigelle, coniglietti e diavoletti che lo seguivano divertiti…
Coriandoli
e trombette presentavano succosi grappoli d’uva che venivano pestati in un
enorme tino da buffi contadini di Arsoli panciuti e sorridenti sotto l’attento
controllo della “paglietta” “di una fanciulla incantevole” e “di mastrocilegia”…
eh si…!!! Anche a noi che eravamo ai margini della strada arrivava l’inebriante
odore del mosto… questo carro inoltre aveva un corteo di piccoli “Bacco” “Tabacco” e “Venere” !!!!
Quel
profumo ha attratto un carro venuto direttamente dal West di Camerata Nuova
dove all’insegna dell’amicizia un’intera tribù di indiani Sioux intonava e ballava
le danze tradizionali in compagnia di
insoliti CowBoy armati solo di allegria.
Un
gruppo di tifosi Carsolani chiedeva la Santificazione di Ciro
Ferrara… ma ottenevano solo l’ira di Eolo, il Dio del Vento, che soffia da
Pietrasecca…Questi avanzava aprendo la strada a tutti i suoi colleghi dell’Olimpo…
Ma un tuonante frastuono distoglie l’attenzione dalle danze anche Eros… Il Dio
dell’Amore prorio nel giorno della Sua festa … è la travolgente forza sprigionata
dal battere delle spade sugli scudi dei Legionari VillaRomani che sono scesi a conquistare il mondo con al
seguito il Colosseo, le Vestali, i Senatori e tutto il populus Villarolo…
…La sera, chiuso il cancello del Paese
dei Balocchi… un folletto da dietro il pino più alto di “Piazza della Libertà
di Sognare” ha controllato bene che nessuno fosse rimasto fuori… e con un batter
di mani e polvere di fata si è portato via tutti quegli allegri personaggi…
L’indomani mattina la piazza era
tornata a chiamarsi “Piazza della Libertà”… i mattoni che la pavimentano
riapparivano a stento da sotto il prato colorato di coriandolini e stelle
filanti … non rimaneva che un incantevole ricordo... e un lontano brusio di
allegria… Grazie a tutti gli
organizzatori…
E a Voi tutti ricordo che ogni giorno si dovrebbe dedicare
almeno mezz’ora alla goliardia del carnevale perché
sorridere aiuta a vivere meglio!!!!
Colli in alcuni fotogrammi di un video Rai del '55
Pubblicato da
Maurizio
, 08/02/10 at 12:25, in
Etichette:
Colli
Pubblichiamo un rarissimo video della Rai Teche del 1955 (le trasmissioni televisive erano iniziate in Italia il 1 Gennaio 1954) sull'Abruzzo, dove si trovano alcuni fotogrammi della Tiburtina Valeria nell'attraversamento di Colli: dalla curva della "cerquetta" sino alla cosiddetta casa del "Maresciallo" (Oggi di proprietà di Romolo Di Carlo).
Il video è molto lungo (9' 47''): si cita il Valico di Colli di Monte Bove dopo 3' 13'' ed i fotogrammi video, riguardanti il nostro paese, iniziano a 3' 33'' per terminare a 4' 06''. Lo spezzone è montato con accorgimenti tecnici rudimentali, propri di un'epoca televisiva ancora pioneristica, e, inoltre, si parla di una costruenda galleria (con immagini) per bypassare il Valico di Monte Bove ma apparentemente le riprese non sembrano riguaradare il nostro territorio.
Il resto del filmato si sofferma sulle potenzialità turistiche dell'Abruzzo.
(Ringraziamo Enzo Coletta per l'autorizzazione del link al video)
(Ringraziamo Enzo Coletta per l'autorizzazione del link al video)
Corsignani, Reggia Marsicana: San Berardo
La "Reggia Marsicana"(Napoli, MDCCXXXVIII) di Pietro Antonio Corsignani era un'opera praticamente introvabile, spesso citata e frequentemente ritenuta un testo indispensabile per la comprensione della storia della Marsica, ed ora digitalizzata da Google Libri. Appartiene al modello memorialistico con tutti i pregi e i difetti del genere.
Il Corsignani è un testimone del suo tempo parziale e poco attendibile perchè costantemente ossessionato dall'idea di esaltare ed enfatizzare il ruolo della sua città natale (Celano) nelle vicende storiche e religiose della Marsica.
Abbiamo qui estrapolato il Capo VII dove si descrive la vita e l'attività pastorale di Berardo, Vescovo dei Marsi. Colpisce, innanzitutto, la citazione di innurevoli autori che si sono cimentati, nel corso dei secoli, nel descrivere la vita di San Berardo ma, è assente l'opera che è considerata di riferiento dalla storiografia moderna, il manoscritto di Giovanni di Segni. Nel suo testo s'incontra solo una vaga e scarna citazione: "...e forse da questa vita MS. si saranno prese le varie sincere notizie che di lui abbiamo...".
L'Autore insegue leggende, fatti di dubbia autenticità storica ed anche nel capitolo dedicato a San Berardo tenta di assegnare a Celano un ruolo che nessun altro storico, in seguito, ha riconosciuto. Vogliamo citare per esteso il passo a cui si fa riferimento perchè è veramente un capolavoro di retorica ed ipocrisia: "Che poi Egli fosse nato nella piccola Terra di Colli, come figlio di Berardo, Conte di Celano (che sempre ivi stanziava), si possa anche dir Celanese...".
Inoltre, forse proprio da questo testo, ha preso vigore questa moderna teoria, imperante a Pescina, della relazione di parentela di San Berardo con Santa Rosalia di Palermo. Rimarchiamo, ancora una volta, che nessuna prova storica è apportata a questo assunto, anche nella "Reggia Marsicana".
Per dimostrare quanto l'argomento sia controverso riportiamo la recensione delle "Effemeridi scientifiche e letterarie per la Sicilia" nel Tomo XIII-AnnoIV Da Gennaio sino a Dicembre 1835, per l'opera del Can. Giuseppe Borghi, ellenista autorevole e traduttore di Pindaro, "Panegirico nella commemorazione della morte di SANTA ROSALIA detto nella chiesa Metropolitana di Palermo il giorno 4 Settembre 1835":
"...il secondo saggio datoci nell'aringo oratorio dal Borghi si fu addì 4 Settembre 1835 nella nostra chiesa cattedrale le lodi annunciando di santa Rosalia nostra concittadina e padrona. E nel lodarla ei non s'intertenne ad enumerar cose ignorate o supposte; non ripetè le vaghe opinioni del Gaetani, del Cascini, del Tornamira, dello Stiltingo; ma non altro fece che encomiarla pella sua vita eremitica, pell'illibatezza dell'angelica sua persona, pell'immensa carità di Dio che era in lei, pei prodigi operati a pro della patria nell'estremo bisogno del 1624, per quelle cose insomma che ricordateci dai nostri storici la fanno appo noi tener cara e riverita...".
Download Capo VII Reggia Marsicana - San Berardo
Reggia Marsicana - I 5 Libri Completi
Il Corsignani è un testimone del suo tempo parziale e poco attendibile perchè costantemente ossessionato dall'idea di esaltare ed enfatizzare il ruolo della sua città natale (Celano) nelle vicende storiche e religiose della Marsica.
Abbiamo qui estrapolato il Capo VII dove si descrive la vita e l'attività pastorale di Berardo, Vescovo dei Marsi. Colpisce, innanzitutto, la citazione di innurevoli autori che si sono cimentati, nel corso dei secoli, nel descrivere la vita di San Berardo ma, è assente l'opera che è considerata di riferiento dalla storiografia moderna, il manoscritto di Giovanni di Segni. Nel suo testo s'incontra solo una vaga e scarna citazione: "...e forse da questa vita MS. si saranno prese le varie sincere notizie che di lui abbiamo...".
L'Autore insegue leggende, fatti di dubbia autenticità storica ed anche nel capitolo dedicato a San Berardo tenta di assegnare a Celano un ruolo che nessun altro storico, in seguito, ha riconosciuto. Vogliamo citare per esteso il passo a cui si fa riferimento perchè è veramente un capolavoro di retorica ed ipocrisia: "Che poi Egli fosse nato nella piccola Terra di Colli, come figlio di Berardo, Conte di Celano (che sempre ivi stanziava), si possa anche dir Celanese...".
Inoltre, forse proprio da questo testo, ha preso vigore questa moderna teoria, imperante a Pescina, della relazione di parentela di San Berardo con Santa Rosalia di Palermo. Rimarchiamo, ancora una volta, che nessuna prova storica è apportata a questo assunto, anche nella "Reggia Marsicana".
Per dimostrare quanto l'argomento sia controverso riportiamo la recensione delle "Effemeridi scientifiche e letterarie per la Sicilia" nel Tomo XIII-AnnoIV Da Gennaio sino a Dicembre 1835, per l'opera del Can. Giuseppe Borghi, ellenista autorevole e traduttore di Pindaro, "Panegirico nella commemorazione della morte di SANTA ROSALIA detto nella chiesa Metropolitana di Palermo il giorno 4 Settembre 1835":
"...il secondo saggio datoci nell'aringo oratorio dal Borghi si fu addì 4 Settembre 1835 nella nostra chiesa cattedrale le lodi annunciando di santa Rosalia nostra concittadina e padrona. E nel lodarla ei non s'intertenne ad enumerar cose ignorate o supposte; non ripetè le vaghe opinioni del Gaetani, del Cascini, del Tornamira, dello Stiltingo; ma non altro fece che encomiarla pella sua vita eremitica, pell'illibatezza dell'angelica sua persona, pell'immensa carità di Dio che era in lei, pei prodigi operati a pro della patria nell'estremo bisogno del 1624, per quelle cose insomma che ricordateci dai nostri storici la fanno appo noi tener cara e riverita...".
Download Capo VII Reggia Marsicana - San Berardo
Reggia Marsicana - I 5 Libri Completi
Iscriviti a:
Post (Atom)