La D.ssa Piera Ferrazzi nel suo intervento (Foto: A. Barnabei) |
Il giorno 1 Maggio 2015 alla presenza di un folto pubblico, attento e competente, ha avuto luogo la presentazione degli affreschi riportati alla luce nella chiesa di S. Berardo di Colli di Monte Bove e riguardanti i miracoli che il Vescovo dei Marsi ha compiuto nel nostro paese.
Il Miracolo di F. Di Ambrosio (Foto: A. Barnabei) |
L'affresco del Miracolo del bambino (Foto: A. Barnabei) |
Da segnalare, infine, che lodevole era stata, in mattinata, la presentazione degli affreschi che il Cancelliere della Curia Vescovile di Avezzano, don Ennio Grossi aveva fatto al Vescovo Pietro Santoro, insistendo su carattere di primo intervento del recupero.
Da questo Link https://youtu.be/CsRiJ22HxL8
è possibile visionare il video girato da Giovanni Anastasi a Pescina dopo la ricognizione canonica operata sul corpo di Berardo.
Editoriale
Berardo recuperato dalla Politica
E' tradizione che alle manifestazioni in onore di Berardo presenzino le autorità civili e militari, in particolare i Sindaci. Questa attenzione verso il Vescovo dei Marsi era interpretata, sinora, come il giusto tributo che le popolazioni continuavano a manifestare alle opere e alle azioni di Berardo, attraverso i loro legittimi rappresentanti.
Senonché, da qualche tempo, si osserva uno sgradevole recupero della politica della figura di Berardo per procurarsi consenso tra i fedeli: Sindaci che annunciano sul sagrato delle chiese la loro non ricandidatura; arrivisti che si servono di Berardo per scalare la piramide sociale.
Berardo in tutta la sua vita ha incarnato valori universali e non di parte; si preoccupava di "tutti ed ognuno" e non solo dei suoi seguaci, essendo sempre stato attento a proteggere i deboli, i poveri, le persone oneste che subivano soprusi.
Infine mi sia concessa una nota personale.
Spesso mi si attribuisce l'etichetta di "Storico", mentre, al massimo, posso essere considerato un modesto appassionato di Storia locale. Capisco che per chi confonde la casa Editrice Laterza con una classe scolastica (la Terza, la Quarta, ecc.) la differenza possa apparire soltanto semantica e, quindi irrilevante, ma il rispetto che ho per il duro lavoro del ricercatore storiografico, mi rende l'amalgama insopportabile e mi ha spinto a fare questa precisazione.
Maurizio Anastasi
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