COLLI

Curiosità antiche di Colli

Chiesa S. Nicola - Committenza datata 1576
Nel documento manoscritto, denominato Fatti storici, vi sono alcune curiosità sul nostro paese che è molto interessante conoscere, avvertendo, tuttavia, che non vi è alcun riscontro oggettivo a quanto descritto. Dove sono riportate notizie infamanti, è stata omessa la persona alla quale si riferiscono.
Nel saccheggio del 1821 di Colli nell'abitazione di Luigi Panegrossi restarono solo: "...gli alari, i guarda cenere ed un orologio a muro[...] I [omissis] furono quelli che fecero gran bottino, perché i soldati solo roba da mangiare e non altro, i [omissis], come si dice..."
"Colli ai tempi di san Berardo era un forte recinto dal muraglione della provinciale in su..."
"I principi Colonna fecero fabbricare l'osteria di sor Luigi al sito della stalla dei De Carolis esisteva l'antica osteria per i passanti ai tempi di san Berardo quando esistevano le case del solo castello..."
"La famiglia Gervasi oriunda di Milano e Gervasio Gervasi, valente falegname, lavorava a S. Pietro in Roma, fece il Pulpito e Confessionale nonché il bancone in sacrestia, si dilettava anche di pittare. Ranalletti di Paterno fece le tre statue (malfatte) di S. Antonio S.Berardo e S. Michele."
 S. Nicola - La parte aggiunta
"La deposizione (l'affresco) a mano destra nell'entrata alla parrocchia dicesi sia opera del Renorcino...[seguono sette parole che non siamo riusciti ad interpretare in quanto collocate nella riga superiore della pagina 4 del manoscritto che non è intelligibile] una bella romana stia ruvinata perché fatta ritrarre da certo Pietro Gervasi." Il dipinto non è più visibile ma questa informazione è molto interessante perché ci fa comprendere che il vecchio ingresso della chiesa di San Nicola non era quello attuale ma collocato alla destra dell'altare maggiore, dove infatti c'è ancora una porta di accesso, e comunicava con l'esterno attraverso il porticato che ora insiste sulla via Colle di San Nicola. Del resto nella facciata sud della chiesa (prospicente la scalinata di Cimetore) si può vedere nitidamente che l'edificio sacro è stato ampliato, longitudinalmente, in un'epoca successiva alla costruzione del nucleo principale.
Chiesa S. Nicola - Quadro Anime Sante
"Il quadro della Anime sante opera di un ritrattista di Milano certo Graziani. Vale 30 ducati (non fatto bene). Il quadro di S. Nicola fatto bene ma non si sa da chi." E' certamente il quadro dell'altare maggiore della chiesa di San Nicola che raffigura in primo piano Papa Gregorio Magno ed in secondo, il santo di Bari.
"S. Filomena e S. Berardo affreschi in Castello del rev[erendo] Graziani (brutti). Il Crocifisso in S. Berardo ben fatto e antico (opera dell'800? credo)..." Apprendiamo da queste informazioni che nella chiesa di S. Giovanni Battista, sita dentro il castello, vi erano almeno due affreschi. E' errata la datazione del crocefisso (leggendo il manoscritto si comprende che si tratta della Conversione di Fabrizio de Ambrosio che è del 1626). Questo errore evidente ci consente comunque di collocare il manoscritto dei Fatti Storici come successivo al XIX° secolo.
"Nella grotta di S. Michele[si tratta dell'eremo di Sant'Angelo] vi abitava un anacoreta e fino a tempo fa esisteva l'Orto. Dicesi che il D. Prospero del Bufalo del Pre.mo Sangue nell'andare a predicare a Pietrasecca dopo di Colli entrasse li e disciplinandosi dicesse: Beati coloro che qui furono... Però nulla si sa di storico " 
 

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