COLLI

Berardino Simeoni, notaio di Colli (1676)

Località dei terreni di Colli nel 1700
Ordinazione Paolo Giovanni Domenico Bultrini di Colli







A conferma dell'ipotesi già formulata in un precedente post di questo Blog ("I... Fuochi di Colli di Monte Bove") di una consistente presenza di clericali a Colli nel corso del Settecento, concorrono anche questi due documenti che ci ha inviato il prof. Adolfo Bultrini, provenienti dall'Archivio Diocesano di Avezzano, riguradanti Berardino Simeoni nato a Colli il 15 giugno 1676 ( 11 marzo 1730) parroco di Rocca di Botte e notaio apostolico. Questi atti che prendevano il nome di Patrimonarie consistevano nell'elenco della dotazione di beni di cui venivano provveduti i seminaristi per il loro mantenimento e decoro dalle loro famiglie. Quello qui pubblicato, che riguarda il novizio Angelo Berardini di Colli, contiene altri elementi storicamente interessanti, come ad esempio le località dei terreni trasferiti in dote.
Il sigillo notarile di Berardino Simeoni
Alcuni di questi toponimi sono: "alli li frati", "Colle Palumbo", probabilmente l'attuale "colle paiume", "Fonti vive", "Cese di ....antonio". L'atto precisa, altresì, che ad Angelo veniva elargito anche "un Bove chiamato moricone" e "un cavallo chiamato colonnella". Seguono i nomi di alcuni testinmoni, Carolo Vincentio, Cristini Caroli, Dominici Angeli, ma, l'informazione più interessante è che tra questi testimoni c'era anche Barnabeo de Ambrogio che è un'altra conferma dell'eccellenza di storico di don Paolo Panegrossi. A Pagina 44 delle Memorie storiche... ci racconta di Fabrizio di Ambrosio, bravo dei Colonna, ritratto in uno degli affreschi, ora coperti da vari strati di tinteggiatura, della chiesa di San Berardo di Colli mentre si pente delle sue angherie ed invoca il perdono del vescovo dei Marsi; più oltre il sacerdote precisa che questo Fabrizio cambiò il suo cognome in Barnabei: ora questo antroponimo Barnabeo de Ambrogio, sintesi tra vecchio e nuovo, citato nell'atto, è una conferma - da fonte documentale - di quanto il fatto riportato sia attendibile.
Ringrazio l'ingegnere Massimo Basilici per la segnalazione della figura di questo illustre collese del passato.

Riscontri alle Memorie Storiche di don Paolo

Il Colera di Parigi
Colera Morbus attacca il Ministro - satira del XIX sec.













Abbiamo già avuto modo di sottolineare il rigore scientifico e l'attendibilità storica delle Memorie Storiche... di Don Paolo Panegrossi, ora ne abbiamo un'ulteriore riprova confrontando le notizie fornite sul Colera a Colli nel 1855 con le verifiche che si possono effettuare, disponendo online degli Archivi di Stato dell'Aquila sullo stato civile del periodo della Restaurazione (ringrazio Giuseppe Berardini e Giovanni Anastasi per avermi segnalato il link).
A pag. 14, nota 4, delle Memorie don Paolo afferma: "...Nel giorno 28 Agosto 1855 si manifestò in Colli il cholera... i morti non furon che 18 sopra una popolazione di men che 600... Giunse il giorno della festa della seconda domenica di ottobre. e la stessa mattina fu presa dal cholera una giovane, che ne moriva dopo pochi giorni... Da quell'ora in poi non vi furono più casi di cholera, ed i convalescenti si riebbero; e fu attribuito all'interecessione di Maria SSma". Il giorno è esatto quasi all'unità (il 26 agosto morì Rosolina Borgi di anni 40, anche se già in luglio si ebbero delle morti sospette) ed i morti sino al 14 ottobre, seconda domenica del mese, furono 16. Se si aggiungono i decessi successivi a questa data (in età comprese tra 30 e 58 anni, quindi verosimilmemente ancora attribuibili alla diffusione del morbo), si arriva al numero di 20 e, escludendo le morti del 3 settembre di Filippa de Carolis di anni 77 e del 1 ottobre di Luigi de Sante di anni 88, che potrebbero anche essere dovute all'età avanzata, si arriva proprio alla cifra riportata da don Paolo Panegrossi.
E' esatto alla lettera ciò che accadde il 14 ottobre, festa della Madonna dei Bisognosi, infatti, si ammalò Francesca Caroli di anni 30 che morì qualche giorno dopo, il 21 ottobre, come scritto nella nota 4 delle Memorie. Qualche perplessità, invece, desta quanto affermato in seguito "...da quell'ora in poi non vi furono più casi di cholera..." : qui ci sembra il religioso prendere il sopravvento sullo storico in quanto il 15 ottobre morì Sante Berardini di anni 50, il 21 appunto Francesca Caroli, il 19 novembre Flavia Jacoboni di anni 56, il 27 dello stesso mese Antonia Leonardi di anni 56; il 6 di dicembre perì Vittoria Leonardi di anni 58.
Fonti iconografiche: gallica.bnf.fr/Bibliothéque nationale de France
 

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