COLLI

Battaglia parlamentare per l'autonomia di Colli

Nei tre anni di vita di questo blog, in una sola circostanza non è stato dato seguito ad una richiesta di utilizzo gratuito di documenti riguardanti il nostro paese (rifiuto dell'Istituto LUCE di concedere un video del 1934 sulle grandi manovre militari del Piano del Cavaliere dove si può apprezzare un breve filmato girato a Colli). In un altro frangente (opuscolo su Chiesa di San Nicola) abbiamo preferito rinunciare alla pubblicazione in quanto ci s'imponevano limiti e restrizioni che snaturavano la filosofia della Rete.
Oggi, invece, per l'estrema attenzione che rivolge ai temi della diffusione della cultura e per la proverbiale disponibilità del professore Terenzio Flamini, pubblichiamo integralmente il suo studio apparso su Documenti e Ristampe - Il Foglio di Lumen Miscellanea 32, Anno 2012, Pietrasecca di Carsoli, dal titolo: Colli di Montebove. Le lotte per ritornare comune autonomo. Buona lettura. (download del saggio completo, in PDF, cliccando sull'immagine in alto a sinistra).

La temeraria impresa di tre ufficiali inglesi (1943)

In Piedi i tre prigionieri inglesi: George, Denys e Robert

Il documentario della fuga di tre ufficiali inglesi, prigionieri dei tedeschi, il 2 o 3 Ottobre 1943 nei pressi della stazione ferroviaria di Colli di Monte Bove, andato in onda su Rai Storia il 23 Marzo scorso con il titolo Una strana vacanza, qui riprodotto, nella sequenza riguardante il nostro paese, per gentile concessione della società TIERREPI e per la squisita disponibilità del regista Franco Brogi Taviani. (Il video è accessibile in streaming HTML5 cliccando sulla foto o sul collegamento ipertestuale della didascalia).
Nel racconto dei due ufficiali inglesi protagonisti dell'ardita evasione, ancora in vita all'epoca della realizzazione del film (2003), si apprende che i tre militari approfittarono di un rallentamento del treno dopo l'uscita dalla galleria, probabilmente all'altezza del segnale di transito e si dileguarono nell'oscurità attraverso un pertugio nel carro merci che avevano realizzato durante il tragitto da Sulmona, poi s'inerpicarono per le "lamatore" dopo aver guadato il fiume Turano. Da lì, marciando per tre giorni e tre notti nella montagna della catena del Fontecellese raggiunsero il monte Midia e percorrendo il vecchio tratturo della dogana del Regno di Napoli arrivarono a Meta, una frazione del comune di Civitella Roveto.
Ringrazio Giovanni Trombetta di Milano che mi ha segnalato la trasmissione televisiva e dato l'input per promuovere le ricerche del documentario.
Sul numero 51 (dicembre 2012) della rivista di studi e ricerche Aequa apparirà una ricostruzione della vicenda, arricchita di elementi inediti reperiti attraverso un'indagine storica sui luoghi degli avvenimenti.

 LA STORIA RACCONTATA DAI PROTAGONISTI

La vicenda che vide protagonisti i tre ufficiali inglesi descritta nel suo reale svolgimento e non come romanzata nella pubblicazione del Comune di Carsoli edita per il 60° anniversario del bombardamento alleato.

Il riscatto dei "cafoni" collesi che con una straordinaria solidarietà ospitarono per sei mesi prigionieri angloamericani, poi accompagnati da Matteo Parente, attaverso i sentieri delle montagne, a Cassino.
L'occupazuione tedesca a Colli di Monte Bove con i suoi risvolti umani.

Potrete leggere l'intero articolo sul numero 51 della rivista di studi e ricerche AEQUA, nelle edicole di Carsoli e nella libreria Origami a partire dal 20 Dicembre 2012.

La fuga di Corradino per la Guardia d'Orlando

Il romanzo storico
La giornata di Tagliacozzo
Minardi Tommaso - Fuga di Corradino 1831 - 1836
Nel romanzo storico "La giornata di Tagliacozzo" di Cletto Arrighi del 1859 (l'episodio completo è scaricabile cliccando sulla foto a destra) viene descritta la fuga di Corradino di Svevia verso Roma dopo la sconfitta dei Campi Palentini.
E' possibile che il racconto sia frutto della fantasia dell'autore, tuttavia non sembra privo di alcuni elementi storici verosimili e comunque sono descritti con estrema esattezza i luoghi del nostro territorio evocati. Insomma una lettura piacevole di un episodio della storia italiana che avrebbe potuto cambiare radicalmente le sorti del Meridione per i secoli successivi.
 

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