COLLI

I matrimoni celebrati a Colli dal 1913 al 1933

Il matrimonio di Antonio Panegrossi
con Beatrice, celebrato il 24 aprile 1900.
Archivio privato Alberto Mantica


Una pagina del registro
dei  matrimoni

Referenza Matrimoniale del 1800





Dal 1913 al 1933 sono stati celebrati a Colli di Monte Bove 141 Matrimoni (la lista completa è scaricabile da questo Link, leggetela attentamente vi si può trovare un vostro Nonno, un Papà o uno Zio).
La media è di quasi sette matrimoni all'anno: oggi se ne celebrano sette in ventuno anni?
Anche in questo dato sociologico si può leggere il declino economico e culturale del nostro paese nell'età contemporanea.
Un'attenta osservazione della sequenza statistica dei matrimoni per quell'epoca fa emergere una tendenza pronunciata a contrarre matrimonio tra residenti; sono scarsi quelli non autoctoni, solo sei, mentre si osserva un'attenuazione dell'ortodossia religiosa per i matrimoni consentiti con vedove (movimento che si accentua negli anni immediatamente successivi al Primo conflitto mondiale, anche se bisogna aggiungere che precede i Patti Lateranensi del 1924 tra Stato e Chiesa).
E' sorprendente come questi dati riflettano gli eventi storici dell'epoca: appena due matrimoni nei tre anni di guerra del 1916-1918; trentotto nei tre anni successivi. Ancora, la grande crisi depressiva dell'economia mondiale del 1929, pur avendo fatto sentire i suoi effetti a Colli dal 1931, produce le medesime conseguenze della guerra, leggermente meno marcate, sulla frequenza dei matrimoni.
Infine nella lista compilata è spesso stato difficile risalire ai mesi in cui si erano celebrati i matrimoni ed all'individuazione di alcuni cognomi data l'eterogenità delle grafie dei parroci che si sono succeduti, nell'intervallo temporale preso in esame, alla guida della chiesa San Nicola di Bari.
Il grafico annuale dei matrimoni celebrati a Colli dal 1913 al 1933

Escursionisti, vedono il dramma Emigrazione

Due escursionisti al Monte Midia, partiti da Roma in treno, ed arrivati alla stazione di Colli di Monte Bove il 27 Dicembre 1896, sono testimoni di una tragedia sociale del nostro paese: l'immigrazione in America negli ultimi anni dell'Ottocento. Ecco la struggente descrizione dell'evento:
"Partito da Roma il 27 di­cembre col treno delle 7,20 in compagnia del comm. G. Buttini (socio della stessa Sezione), giungiamo alle 10,30 alla stazione di Colli. Quella piccola sta­zione perduta fra i monti, di solito deserta, era ingombra di oltre cento per­sone, in maggioranza donne e bambini, e tutti gridavano, piangevano lamen­tandosi ad alta voce: erano abbracciamenti, baci, lamentevoli addii a mariti, a figli, a fratelli che partivano per l'America, per l'ignoto, alla ricerca di un pane loro negato dal natio suolo..."
Enrico Minati di Tufo,
uno dei pochi emigranti
che ha potuto coronare il
suo "Sogno Americano"
Stazione di Colli di Monte Bove
Passeggeri in attesa (1915)
Fonte: Terremarsicane
C'è un'altra nota colorita nel racconto dell'escursione al Monte Midia (il testo completo è scaricabile da questo Link). Carlo Savio sottolinea che, ripartito da Tagliacozzo alle 18 e 55, arriverà a Roma solo alle ore 22 e 55, commentando "..il troppo lento treno...".
Non poteva sapere che ancora oggi, a 114 anni di distanza, quando nel mondo sfrecciano i treni a lievitazione magnetica che superano i 500/Kmh, per raggiungere il nostro paese da Roma con il treno regionale, si possono anche impiegare 2 Ore e 56 minuti!

Tutte le informazioni contenute in questo Post, sono dovute a Paolo Emilio Capaldi, che ringraziamo.
 

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