In questo incontro con Séverine Nikel il prof. Dalarun spiega che la religione cristiana non ha attribuito alla donna un ruolo preponderante tra la tarda Antichità ed il Medio Evo: assimilita ad Eva, alleata del Serpente, è esclusa dal sacerdozio ed accantonata in una posizione di subalternità.
Tra l'XI° ed il XV° secolo la religione si è femminilizzata per un'adesione maggiore delle donne alla fede ed alla pratica e si registra una femminizzazione del discorso religioso.
Perchè, secondo l'audace espressione di Michelet, "Dieu a-t-il changé de sexe, pour ainsi dire?"
All'inizio del XII° secolo, nel momento stesso in cui la tradizione vietava alle donne di penetrare in alcuni santuari, si edificava una triade Maria, Eva e Maddalena. E' l'epoca della fondazione da parte di Robert d'Arbrissel del monastero misto di Fontevraud dove gli uomini erano sottomessi alle donne.
Il vero cambiamento si ha nel XIII° secolo con Francesco d'Assisi che offre alle donne un'icona con la quale idenificarsi. Chiara d'Assisi elabora, dal canto suo, una visione dell'umanità che trascende i generi.
Nel XIV° e XV° secolo, una fioritura di sante di fama modesta, soprattutto in Italia, segna questo movimento di femminizzazione del religioso. La loro parola si fa sentire, come quelle di Angela da Foligno o Chiara da Rimini. S'inseriscono nella storia delle città ed accedono finalmente ad una scrittura autonoma dove i misteri della fede sono esplorati con tutta la forza della loro ragione.
(Fonte: BnF en collaboration avec le magazine l'Histoire)
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